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le baccanti

un doloroso atto di ribellione

con Francesca Lo Giudice
Lara Riccio
Francesca Tagliabue

durata 50'

Le Baccanti di Euripide sono l’ultima tragedia che l’antico drammaturgo donò all’occidente prima di morire. Nonostante sia una tra le opere meno note, essa risulta un testo denso di spunti e in linea con molte riflessioni del presente. Attraverso un gioco di trasformazioni, le vicende vengono scomposte e ricucite, portate sulla scena in una veste nuova. Lara Riccio, giovane coreografa calabrese, in questa nuova produzione, si è cimentata nel dare luce rinnovata alla tragedia. Penteo e Dioniso, personaggi del mito fondamentali nel dramma, saranno guardati con gli occhi delle "fimmine", trasformandosi così in spiriti orbitanti attorno all’universo delle Baccanti. Il cuore di questa performance risiede infatti nel mondo delle donne del Sud. Unità archetipica attanagliata da un quotidiano opprimente; lacerate da una battaglia interiore che le brucia; artefici di una ribellione violenta. La figura di Agave, regina madre assassina, modellata sul prototipo dell’Addolorata. Donne imperturbabili e smarrite, che si allontanano così tanto da non avere più le forze per ritrovarsi. Attraverso lo svolgimento della narrazione, si vedranno i fili degli eventi stringersi fitti fino al soccombere delle protagoniste, macchiatesi di ubris. Si assisterà ad un sacrificio enorme a spese di tutti. Il palco si fa testimone della tragedia umana. La messa in scena parte dall’intuizione di legami profondi tra alcuni nuclei tematici presenti nel testo e numerosi riti meridionali. L’analisi si è dilatata nel tempo toccando le sponde di discipline differenti, delineando una struttura rizomatica. Antropologia, storia delle culture, analisi delle tradizioni, il supporto delle arti visive, la letteratura. L’intero quadro ha permesso al gruppo di poter affondare le mani in codici che il Sud Italia riesce ancora a conservare: qui la tradizione si attarda ad estinguersi e la primitività permane. Le atmosfere soggiacenti all’evento luttuoso, le processioni e la sfera del sacro trovano una loro traduzione scenica attraverso lo studio della gestualità. Viene così presentato al pubblico un tipo di testo polisemico, strutturato sul contrappunto Vita-Morte che danzano insieme su più livelli. Attore principale: il contrasto tra anime in lotta tra una loro presenza storica e l’assenza astorica. Quello della tragedia è un mondo dalle tinte fosche e frammentate. Lara Riccio presenta al suo pubblico un esperimento di riproposta di un antico mito tuttora vivo e contemporaneo.

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