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trance & dance

Attraverso la spinta alla conoscenza approfondita del proprio corpo e cercando di abbattere le barriere psicologiche e fisiche di ognuno, il corso ha perseguito tra gli obiettivi principali e di partenza quello di portare l’allievo a raggiungere una espressività pura, cioè non deviata dalle impostazioni che la vita quotidiana, la cultura e la società impongono ai corpi. Per raggiungere tale livello di espressività sono stati utilizzati, come casi studio, esempi di danza, trance, abbandono e espressività non filtrata provenienti dall’antropologia e dalla letteratura classica, tra cui le trance sciamaniche, le danze dionisiache, il tarantismo.

Il laboratorio si è concluso con la performance “Estètico” in cui il lavoro, basato sull’analisi del fenomeno della trance, ha prodotto otto piccole “danze rituali”, elaborate partendo dalle visioni personali dei partecipanti sui concetti di collettività, ascolto ed abbandono. Incastonati in una cornice rituale momenti di improvvisazione che hanno trovano la loro omogeneità in un comune obiettivo: il risveglio di un corpo che sente.

Con Camilla Di Biase
Giorgia Gallivanoni
Fabiana Giordano
Giulia Sassi
Esmeralda Sella


Tra i frutti indiretti del laboratorio c’è il lavoro di Giorgia Gallivanoni, che nella sua tesi di laurea in Scienze della Formazione, intitolata “Improvvisazione, recupero identitario e liberazione del sè. Psicoanimazione individuale e collettiva durante il processo creativo” dedica il terzo capitolo all’esperienza laboratoriale di “Trance e dance” corredandola di un’intervista a Lara Riccio.