con Francesca Lo Giudice Lara Riccio Francesca Tagliabue durata 20'Il dialogo a due diventa in questo secondo momento un trio che si cimenta in un aspetto più oscuro della cultura del Sud, traducendo in linguaggio coreografico il fenomeno del Tarantismo. Il morso di un ragno, un rituale complesso e strutturato, le convulsioni del corpo femminile. Corpo che in questo caso diventa strumento inerme di pulsioni inconsce, portatore non consenziente di nevrosi profonde. Fratture e contratture sono la traduzione gestuale delle torbide turbe emotive. Dialogo schizofrenico, tre corpi seguono i tempi spezzati e talvolta incoerenti di un flusso nevrotico viscerale. Il tarantismo come fenomeno culturale del Sud, retaggio di antica espressione delle oscurità femminili. L’isteria, tema che intrinsecamente si lega a questo rituale; morbo dalla genesi agli inizi indecifrabile e che catturò l’attenzione della scienza e del mondo dell’arte dal primo Novecento in poi. Antico e moderno, globale e localizzato, il secondo episodio della Trilogia si interroga sul parossismo del movimento, sulla follia incastonata nel rituale.
Malvento
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